Piatto è l’opera in ceramica realizzata da Enzo Esposito nel 2002.
Enzo Esposito nasce a Benevento nel 1946. Dopo una formazione iniziale maturata tra la Campania e Napoli, esordisce artisticamente negli anni Settanta in un contesto ancora legato alla sperimentazione concettuale. I suoi primi lavori si sviluppano come ambienti pittorici, realizzati direttamente sulle pareti delle gallerie: grandi superfici dove il colore diventa spazio, gesto e immersione percettiva.
A partire dal 1977, con queste installazioni pittoriche, Esposito inaugura una stagione di ricerca intensa che si consolida negli anni Ottanta, quando diviene uno dei protagonisti del gruppo dei “Nuovi-Nuovi”, sostenuto dal critico Renato Barilli. Con loro espone in numerose mostre in Italia e all’estero, contribuendo alla definizione di una nuova sensibilità espressiva, nutrita di colore, energia segnica e riferimenti astratti, in dialogo con l’informale e la pittura americana.
Nel 1980 si trasferisce a Milano, città dove vive e lavora tuttora. Qui sviluppa una pittura caratterizzata da grandi formati, stratificazioni materiche, e un uso libero e intenso del colore, spesso acceso, corposo, quasi esplosivo. La superficie diventa campo di tensione e vibrazione, in una visione della pittura come azione e luogo di esperienza.
Ha esposto in importanti sedi pubbliche e private, tra cui la Reggia di Caserta, il Museo della Permanente di Milano, il Museo MARCA di Catanzaro, il Museo di Arte Contemporanea del Sannio, oltre a numerose gallerie italiane ed europee.
Il lavoro di Enzo Esposito si distingue per coerenza e radicalità, in una costante esplorazione del linguaggio pittorico come campo di libertà, corpo a corpo con la materia e il colore.